La fecondazione naturale
Il processo di fecondazione naturale è l’incontro tra lo spermatozoo maschile e la cellula uovo (ovocita) della donna durante il rapporto sessuale. La fecondazione è un processo naturale che garantisce la continuazione della specie.
Grazie alla fecondazione naturale si forma una nuova vita che ha ereditato metà del suo patrimonio genetico dalla madre e metà dal padre.
Nel genere umano la fecondazione dell’ovocita si verifica più frequentemente quando il rapporto sessuale avviene nel periodo fertile della donna, quindi, in corrispondenza dell’ovulazione.
Generalmente l’ovulazione si verifica intorno al 14° giorno del ciclo mestruale. In ogni caso gli spermatozoi sono in grado di rimanere in vita all’interno delle vie genitali femminili anche per diversi giorni (48-72 ore) e quindi la fecondazione può avvenire anche nei giorni precedenti o successivi all’ovulazione.
Alcuni giorni prima dell’ovulazione, sotto stimolo ormonale, le ghiandole del collo dell’utero secernono un muco che facilita il “viaggio” degli spermatozoi verso l’utero e verso le tube di Falloppio. E’ all’interno delle tube di Falloppio che avviene la fecondazione, in quanto è qui che un l’ovulo maturo (ovocita) viene rilasciato durante l’ovulazione e dove è pronto ad essere fecondato, dopo circa 12-24 ore.
L’ovocita è circondato da un involucro protettivo glicoproteico detto zona pellucida prodotto dall’ovocita stesso, sulla cui superficie si trovano i recettori che interagiscono con gli spermatozoi. Benché durante l’eiaculazione siano moltissimi gli spermatozoi rilasciati in vagina, uno solo potrà fecondare l’ovocita. Infatti l’ovocita subito dopo l’ingresso del singolo spermatozoo crea una “barriera” intorno a se che impedisce l’ingresso di altri spermatozoi.
L’ingresso del singolo spermatozoo, all’interno dell’ovocita, permette anche a quest’ultimo di riprendere il suo sviluppo ed essere pronto a dar vita all’embrione.
All’incirca 24 ore dopo l’ingresso dello spermatozoo all’interno dell’ovocita si forma lo zigote che ha le stesse dimensioni della cellula uova ma contiene al suo interno sia un nucleo maschile sia un nucleo femminile che si fondono insieme. Si viene a formare l’embrione che all’incirca ogni 24 ore si divide formando tante cellule via via più piccole, uguali tra di loro e indifferenziate (blastomeri).
Durante queste divisioni l’embrione viaggia lungo le tube di Falloppio, aiutato dalle ciglia che rivestono le pareti delle tube, fino ad arrivare in utero allo stadio di blastocisti (5-6 giorni dalla fecondazione).
La blastocisti è formata da tantissime piccole cellule e presenta una prima forma di differenziazione: le cellule della massa cellulare esterna (trofoblasto) che formeranno gli annessi embrionari, come la placenta e la massa cellulare interna che formerà il feto. E’ la blastocisti che si può impiantare nella parete uterina e dar vita ad una vera e propria gravidanza.
Infatti la blastocisti fuoriesce dall’involucro che ha circondato l’embrione durante tutto il suo sviluppo (zone pellucida) e si può insinuare nella parte dell’utero.
Quando la blastocisti si impianta è già in grado di produrre la gonadotropina corionica umana (ßhCG) che si diffonde nel sangue materno. Tale ormone, che successivamente verrà prodotto dalla placenta rappresenta, all’inizio, l’unico segnale dell’instaurarsi della gravidanza.