Endometriosi
L’endometriosi è una malattia cronica ricorrente in cui il tessuto endometriale che normalmente riveste la cavità uterina, si viene a trovare al di fuori della sua sede naturale. Colpisce il 10% delle donne in età fertile ed è la causa più comune di dolore pelvico cronico. La troviamo nel 20-30% delle donne con problemi di infertilita.
Il tessuto endometriale risponde allo stimolo degli estrogeni ma a differenza dell’utero che tutti i mesi elimina parte dell’endometrio con la mestruazione, nelle sedi inappropiate si creano delle cisti o noduli che generano il dolore e l’infiammazione cronica.
Viene normalmente classificata in quattro stadi :I,II,III,Iv a secondo dell’estensione degli impianti e degli organi colpiti.
Domande e risposte
Dove si localizza l’endometriosi?
Gli organi più colpiti sono le ovaie ,le tube di falloppio, i legamenti di sostegno dell’utero, la zona tra retto e vagina ma possono essere colpite anche sedi diverse come intestino, retto vagina, vescica.
L’infiammazione cronica crea aderenze tra gli organi interessati che negli stati avanzati porta ad un sovvertimento della anatomia pelvica.
Quali sono i sintomi caratteristici dell’endometriosi?
La sintomatologia è variabile e dipende molto dalla localizzazione della malattia ed è per questo che molto spesso la diagnosi è tardiva.
Il sintomo più caratteristico è sicuramente il dolore.
Questo può presentarsi durante la mestruazione iniziando qualche giorno prima ma aumentando durante il ciclo mestruale soprattutto al secondo-terzo giorno.
Il dolore può presentarsi durante i rapporti sessuali.
Si possono avere anche disturbi intestinali o urinari (stipsi dolore ad urinare.)
Quando bisogna consultare uno specialista?
Ogni donna che manifesta i sintomi descritti farebbe bene a rivolgersi ad uno specialista, soprattutto in presenza di forti dolori mestruali o dolori durante i rapporti sessuali.
Esistono varie scale per “misurare” il dolore.
La VAS (visual analogic scale) è una scala che va da 0 a 10, la donna deve dare un valore al dolore percepito collocandolo all’interno della scala:
0 nessun dolore 10 il peggior dolore possibile.
Altra scala è la Biberoglu e Bherman (B&B) dove vengono presi in considerazione:
- Dismenorrea (dolore mestruale)
- Dolore non mestruale
- Dispareunia (dolore nel rapporto)
- Dischezia (dolori durante la defecazione).
Per ognuno si da un punteggio da 0 a 4 e si fa la somma totale. Questa scala permette di dare una migliore definizione del dolore percepito.
Cosa fare?
L’approccio varia a secondo della gravita della malattia dal desiderio di prole o no.
Ci sono varie sostanze ormonali che aiutano nel controllo dell’estensione della malattia ,della sua progressione e sul controllo del dolore.
La terapia chirurgica va riservata in caso di sintomatologia molto invalidante o compromissioni urinarie o intestinali .
L’intervento di scelta è la Laparoscopia .
In caso di pazienti che cercano la gravidanza la chirurgia deve essere il più possibile conservativa soprattutto a livello ovarico in modo di non compromettere la riserva ovarica.
Qualità di vita nella donna
Il dolore cronico spesso comporta una difficoltà nella vita di tutti i giorni sul lavoro possono verificarsi giorni di assenza.
Nella vita di coppia, spesso soprattutto quando i noduli si localizzano tra retto e vagina, insorgono dolori durante i rapporti sessuali fino a renderli molto difficoltosi.
Nella vita riproduttiva l’endometriosi è causa di infertilita ed anche la percentuale di successo nelle tecniche di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) è più bassa.
Endometriosi ed infertilità
Il tasso di fertilità delle donne endometriosiche è generalmente più basso, importante è una diagnosi precoce e instaurare terapie che possono ritardare la progressione della malattia. In caso di terapia chirurgica pensare a mantenere il tessuto ovarico più integro possibile.
Le giovani donne con diagnosi di endometriosi dovrebbero non ritardare la ricerca di gravidanza.
In ultimo da considerare anche la crioconservazione ovocitaria come preservazione della fertilità
Diagnosi ed esami da eseguire
Primo di tutto bisogna eseguire un esame ginecologico.
Tra gli esami strumentali importanti sono:
- l’ECOGRAFIA sia transaddominale che endovaginale.
- La RMN (risonanza magnetica).
Tra gli esami di laboratorio utile è la determinazione del CA 125 che possiamo trovare alterato anche in altre patologie ma è sempre innalzato in presenza d endometriosi.
La diagnosi definitiva arriva con l’intervento chirurgico e l’esame istologico.
Endometriosi e alimentazione
Si è osservato la possibilità dell’insorgenza e progressione della malattia con alcuni alimenti.
- Utile incrementare assunzione di frutta, verdure, fibre, vitamina D e omega 3.
- Ridurre carne rossa, alcoolici, caffè.