Un estratto dal mio intervento al convegno: 3° CORSO LA PMA: PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA, IL “DISEGNO” DI UN BAMBINO – RIMINI 24-25 SETTEMBRE 2021
Partiamo subito dalle basi, qual è la corretta definizione di Fecondazione Eterologa?
La fecondazione eterologa è quella tecnica che permette di superare la sterilità di uno o entrambi i partner della coppia tramite il ricorso a donatori esterni.
La legge 40
La legge 40 del 2004 vietava la possibilità di ricorrere a questa tecnica negando alle coppie la possibilità di diventare genitori.
Nel 2014 una sentenza della Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto e ha permesso, da quel momento, alle coppie di sesso diverso, coniugate o conviventi, di accedere alla fecondazione eterologa.
Il divieto permane per donne single o coppie dello stesso sesso.
Per approfondire leggi QUI
Quali sono le principali per cui situazioni per cui diventa necessario ricorrere alla fecondazione eterologa?
Per gli uomini: diagnosi di azoospermia; mancata fertilizzazione in ICSI dopo recupero di spermatozoi con biopsia; disfunzione eiaculatoria; malattie genetica. – Per approfondire: Cause dell’infertilità maschile
Per le donne: menopausa precoce; età avanzata; ripetuti fallimenti con fecondazione omologa; patologie che compromettono la qualità ovocitaria (come endometriosi); poliabortività. – Per approfondire: Cause dell’infertilità femminile
Quali tecniche è possibile utilizzare per effettuare la fecondazione eterologa?
Tecniche di I livello – inseminazione intrauterina – IUI, applicabile solo in rari casi, quando c’è solo necessità del gamete maschile e la partner femminile è giovane e dotata di una buona riserva ovarica.
Tecniche di II livello – ICSI: in tutti gli altri casi
Il “turismo riproduttivo”
Durante gli anni del divieto imposto dalla legge 40, quindi dal 2004 a 2014, si è sviluppato il cosiddetto: “turismo riproduttivo”, fenomeno per cui le coppie si recavano all’estero, in paesi in cui le leggi erano più permissive, per eseguire la fecondazione eterologa.
Oggi ha senso andare all’estero?
Sebbene dal 2014 la legge consenta anche in Italia l’accesso alla fecondazione eterologa, duole ammettere che la disinformazione induce ancora molte coppie a recarsi all’estero per effettuare questa tecnica, pensando che non sia possibile eseguirla nel nostro Paese.
Ritengo che sia ormai ESSENZIALE chiarire che è possibile accedere all’eterologa anche nei nostri centri di PMA.
La donazione dei gameti
L’unico problema concreto alla diffusione della fecondazione eterologa nel nostro Paese è la carenza di donatori, perché, rispetto agli altri paesi europei la nostra legislazione non promuove né incentiva una cultura della donazione, per cui solo un esiguo numero di persone è disposto a donare i loro gameti.
Se la cultura della donazione fosse maggiormente incentivata, potremmo avere anche noi delle banche di gameti, invece, attualmente, per eseguire la fecondazione eterologa nei nostri laboratori importiamo cellule – ovociti e spermatozoi – crioconservati dall’estero.
Eppure, nonostante questo, possiamo con orgoglio affermare che le percentuali di successo in Italia sull’eterologa sono buone.
Fecondazione eterologa e società
Oggi la tecnica della fecondazione eterologa è diventata imprescindibile per molte coppie nel nostro Paese, dal momento che lo stile di vita, l’evoluzione dei costumi e delle abitudini sociali hanno reso più che normale procrastinare il momento della gravidanza. Inoltre, è necessario considerare che molte donne, seppur giovani, soffrono di patologie, come l’endometriosi, che compromettono, in termini qualitativi e quantitativi, la loro riserva ovarica rendendo per loro impossibile, anche dopo diversi tentativi con la fecondazione omologa, l’ottenimento di una gravidanza. Per questo, l’unica tecnica in grado di permettere loro di coronare il desiderio di maternità è l’eterologa.