FIVET o ICSI?
Sui trattamenti di PMA c’è sempre molta confusione. Le domande spesso sono generiche e denotano la scarsa informazione che c’è in materia; perché, diciamolo chiaramente: anche se ormai si tratta di pratiche diffusissime e fondamentali per un numero sempre crescente di persone, si fa ancora tanta fatica a parlarne.
Tecniche di PMA di I e II livello
Le tecniche di fecondazione assistita, sostanzialmente, si dividono in due categorie, di I e di II livello.
La differenza sta nel fatto che per le prime, costituite sostanzialmente dall’IUI, sono di semplice esecuzione, ambulatoriale e a lieve impatto. Si caratterizzano per il fatto che l’unione dei gameti non avviene in laboratorio ma direttamente in utero.
Mentre, le tecniche di II livello: FIVET, ICSI e IMSI si caratterizzano per il fatto che l’unione tra ovulo e spermatozoo avviene in laboratorio. E, proprio qui, nel laboratorio, risiedono le differenze.
Le differenze in laboratorio
Per la coppia, infatti, praticamente, tra FIVET, ICSI o IMSI non cambia nulla. Perché, per tutte e tre queste tecniche si procede nello stesso modo.
Il prelievo dei gameti
Fecondazione omologa
In caso di fecondazione omologa si procederà al prelevamento dei gameti in entrambi i partner. La paziente, chiaramente, verrà sottoposta alla stimolazione ovarica, studiata appositamente per lei dal medico specialista. Mentre, il partner maschile procederà alla raccolta del liquido seminale che verrà opportunamente trattato.
Fecondazione eterologa
In caso di fecondazione eterologa, i gameti verranno prelevate dalle banche convenzionate in base alle caratteristiche fenotipiche della coppia.
Ma quindi: cosa succede in laboratorio?
Tra le tre tecniche, sicuramente le più utilizzate sono la Fivet e l’ICSI, perché l’IMSI, che richiede l’uso di una strumentazione particolare, viene adoperata solo in determinati casi.
La Fivet è stata la prima tecnica di PMA, utilizzata per la prima volta in Inghilterra nel 1978 e, fino a qualche anno fa, è rimasta quella più utilizzata; mentre, oggi, nella quasi totalità dei casi, si tende a prediligere l’ICSI.
Ma vediamo nel dettaglio in cosa si differenziano:
FIVET
La FIVET si basa su un meccanismo di selezione naturale dei gameti; dal momento che ovuli e spermatozoi vengono posti in una piastra di coltura; qui, spontaneamente, i gameti si incontreranno. Il giorno dopo, il biologo verificherà l’avvenuta fecondazione degli ovociti. Dopo 3-5 giorni, si procederà al trasferimento dell’adeguato numero di embrioni/blastocisti in utero – oggi si tende a trasferire un solo embrione per volta, allo stadio di blastocisti – e alla crioconservazione dei sovrannumerari.
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ICSI
L’ICSI, Iniezione intra-citoplasmatica degli spermatozoi, come indica il nome stesso si caratterizza per il fatto che la selezione del gamete maschile è a carico dell’embriologo. Per cui, anziché lasciare gli ovociti a contatto con gli spermatozoi, il biologo stesso, dopo aver selezionato i gameti maschili più competenti, tramite il micromanipolatore, li inietterà direttamente all’interno dei gameti femminili.
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Dopo un periodo di circa e 20 ore, si valuterà l’avvenuta fertilizzazione evidenziando i due pronuclei, l’uno originato dallo spermatozoo, l’altro dell’ovocita. Quindi, come nel caso della FIVET, dopo questa fase il procedimento sarà lo stesso, ovvero, si attenderanno 3-5 giorni dalla fecondazione per andare a trasferire uno degli embrioni così ottenuti nell’utero della paziente