COVID-19: VACCINO E GRAVIDANZA

COVID-19: VACCINO E GRAVIDANZA

Dopo quasi un anno dall’imperversare della crisi sanitaria anche nel nostro Paese è arrivato il vaccino contro il SARS-COV-2. Come medico e come operatore sanitario mi sono sentita in dovere di effettuare subito la vaccinazione, anche per testarne personalmente l’efficacia e sperimentarne le eventuali controindicazioni. Tuttavia, al di là degli effetti che il vaccino può avere su di me o sui miei colleghi, la domanda che mi sta più a cuore come donna e come medico esperto in fecondazione assisitta è: il vaccino è compatibile con la gravidanza? Fortunatamente anche se ad oggi i dati in nostro possesso sono ancora molto scarsi il responso sembra essere positivo ma è bene verificare il parere che le più autorevoli società scientifiche italiane hanno espresso in merito al tema Covid-19, Vaccino e Gravidanza.

L’arrivo del vaccino

La crisi sanitaria è un fenomeno che ancora condiziona le nostre vite e con cui stiamo imparando a convivere ma, finalmente, tra le Regioni che continuano a cambiare colore, si intravede una speranza: l’arrivo del vaccino.

Le domande: il vaccino è compatibile con la gravidanza?

Sicuramente l’inizio della vaccinazione COVID, nel nostro Paese come in tutto il mondo, oltre ad un corale sospiro di sollievo, sta suscitando numerosi dubbi e perplessità. Ci saranno effetti collaterali? Si tratta di un rimedio sicuro? Sarà davvero efficace contro gli innumerevoli ceppi del virus? E, soprattutto, le donne in gravidanza si chiedono: è consigliabile per noi in attesa di un figlio fare il vaccino?

I dati scientifici

Ovviamente i dati scientifici attualmente a disposizione delle case farmaceutiche e delle società scientifiche sono ancora molto pochi, trattandosi di una vaccinazione ancora in fase iniziale che non è stata testata su donne in gravidanza.

Tuttavia, mi sembra utile riassumere le posizioni che hanno recentemente preso sull’argomento le principali società scientifiche italiane, come SIGO (Società italiana di Ginecologia e Ostetricia), AOGOI (Associazione Ginecologi Ostetrici Ospedalieri Italiani), AUGUI (Associazione Ginecologi Universitari), AGITE (Associazione Ginecologi Territoriali). Il documento che raccoglie tutti questi autorevoli pareri è stato condiviso anche dalle Società di Neonatologia, Medicina Perinatale e dalla Società Italiana di Embriologia della Riproduzione (SIERR).

Caratteristiche del vaccino in Italia

Occorre precisare che le considerazioni contenute nel documento sono relative esclusivamente al vaccino presente al momento in Italia che è a base di mRNA, ovvero caratterizzato da particelle che vengono rapidamente degradate dall’organismo dopo aver fornito le informazioni necessarie alle cellule per produrre gli anticorpi contro il virus. Non si tratta di un vaccino con virus attenuato.

Le considerazioni delle principali società scientifiche italiane

La prima considerazione da parte delle principali società scientifiche italiane in merito a Covid-19, vaccino e gravidanza è stata che le donne in gravidanza, pur avendo le stesse possibilità di contrarre il virus SARS-COV-2 delle altre persone, per la maggior parte hanno presentato sintomi lievi, richiedendo la terapia intensiva solo nel 3% dei casi. Di conseguenza, anche per le donne incinte, le possibilità di presentare manifestazioni più gravi del virus aumentano, come nel resto della popolazione, in caso di presenza di fattori di rischio come ipertensione, diabete, obesità, ecc.

Per approfondire leggi il testo: Position Paper ad interim SIGO-AOGOI-AGUI-AGITE, condiviso da SIN – SIP – SIMP – SIERR – FNOPO. VACCINAZIONE ANTI-COVID19 e GRAVIDANZA

 

Una scelta personale

Attualmente, i dati sul vaccino in gravidanza in nostro possesso derivano esclusivamente da studi condotti su animali e non dimostrano alcun effetto dannoso.

Ad ogni modo, la scelta della vaccinazione rimane UNA SCELTA INDIVIDUALE, che le pazienti devono prendere dopo aver ascoltato sia l’elenco dei rischi di questa infezione, sia di quelli che potrebbero essere legati al vaccino.

Gli altri vaccini

E’ doveroso sottolineare che non ci sono controindicazioni all’esecuzione degli altri vaccini influenzali e della pertosse.

A tal proposito, va ricordato che il vaccino antiinfluenzale può essere effettuato in qualsiasi momento della gravidanza, mentre per quello della pertosse è opportuno attendere il trascorrere della 28° settimana e che è raccomandato di distanziare la somministrazione dei due vaccini almeno 14 giorno uno dall’altro.

Conclusioni

Dunque, per concludere, si può dire che il desiderio di maternità non deve interferire nella scelta delle donne di sottoporsi al vaccino contro il COVID.

Ovviamente tutti rimaniamo in attesa di maggiori informazioni che solo nel tempo potremo avere

Dott.ssa Maria Rita Rampini

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