“A tu per tu”. La rubrica per svelare falsi miti e mezze verità a proposito di Amenorrea Secondaria
Spesso, anche a donne piuttosto giovani, può capitare di trascorrere periodi, più o meno lunghi, senza avere le mestruazioni, ovvero in uno stato di Amenorrea.
Cosa si intende per Amenorrea
Innanzitutto, capiamo insieme cosa si intende per amenorrea.
Come anticipato, si definisce amenorrea l’assenza di ciclo mestruale nelle donne in età fertile. Si distingue in amenorrea primaria quando non compare il menarca, ovvero la prima mestruazione; e secondaria quando l’assenza si verifica in donne nel corso della vita fertile.
La condizione di amenorrea è del tutto normale e fisiologica in alcune fasi della vita come: gravidanza; allattamento al seno; e menopausa.
L’amenorrea secondaria
Chiaramente, in questo articolo intendo focalizzarmi sull’amenorrea secondaria dal momento che in alcuni casi può essere causa di infertilità. Infatti, in caso di amenorrea, l’attività ovarica è bloccata, dunque, non essendoci una regolare ovulazione è impossibile rimanere incinta.
L’amenorrea può derivare da tantissimi fattori. In età fertile, spesso, è legata ad alterazioni ormonali dell’asse ipotalamo ipofisario della funzionalità tiroidea; anche la sindrome dell’ovaio policistico può determinare l’assenza del ciclo.
Il peso e i farmaci altri elementi da cui può derivare l’amenorrea
Fattore importante, nel determinare la presenza del ciclo mestruale, è anche il peso, sia in difetto sia in eccesso. Una dieta equilibrata, povera di zuccheri è sempre consigliata anche per preservare la buona salute del sistema riproduttivo.
Chiaramente, anche l’utilizzo di particolari farmaci, come nelle terapie oncologiche o in alcune terapie anti depressive, può determinare delle alterazioni del processo ovulatorio.
L’importanza di rivolgersi al medico
Naturalmente, in caso di amenorrea secondaria, oppure in caso di cicli fortemente irregolari o scarsi nell’intero anno, il consiglio è di rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia, per individuarne la causa e correre ai ripari grazie ad una corretta impostazione diagnostica e, quindi, una corretta terapia.