“A tu per tu”. La rubrica per svelare falsi miti e mezze verità a proposito di “Supporto Luteale”
Cosa si intende per “Supporto Luteale”?
Il supporto luteale è un processo caratteristico dei percorsi di procreazione medicalmente assistita, indispensabile per assicurare la corretta predisposizione dell’endometri all’accoglimento dell’embrione.
La fase luteale del ciclo
Innanzitutto, specifichiamo che, per fase luteale del ciclo si intende quel periodo che va dall’ovulazione fino all’arrivo del ciclo mestruale, se non sopraggiunge la gravidanza.
All’ovulazione il follicolo si “apre” facendo uscire l’ovocita che viene catturato dalla tuba di Falloppio, dove avviene l’incontro con lo spermatozoo. Il follicolo così svuotato si trasforma in CORPO LUTEO che è il responsabile della produzione del progesterone che, in questa fase del ciclo mestruale, prepara l’endometrio ad accogliere l’eventuale embrione.
Insufficienza Luteale
A volte questa produzione non è adeguata si parla di Insufficienza Luteale che si manifesta con un ciclo più corto o lievi perdite ematiche premestruali (spotting).
Supporto Luteale e PMA
Quando si ricorre a tecniche di fecondazione in vitro, si rende necessario il supporto della fase luteale, in quanto con il prelievo degli ovociti si eliminano anche altre cellule che dovrebbero contribuire a formare il corpo luteo con conseguente non adeguata produzione di progesterone.
Il supporto è dato dalla somministrazione del progesterone che inizia dal giorno del prelievo ovocitario e in caso di gravidanza continua fino alla 10-12 settimana, momento in cui la placenta inizia a produrre quantità idonee di progesterone che sono fondamentali per il buon mantenimento della gravidanza.
Come si somministra il progesterone
Il progesterone può essere somministrato in vario modo:
- PER VIA VAGINALE, sotto forma di ovuli o creme. Questa modalità, generalmente, è la più apprezzata dalle pazienti.
- PER VIA INTRAMUSCOLARE, ovvero tramite iniezioni che ne garantiscono l’assorbimento. Tuttavia, dato che la somministrazione è giornaliera, comportano un disagio maggiore per le pazienti
- PER VIA SOTTOCUTANEA, con iniezioni sottocute, che rende possibile anche l’auto somministrazione.
Chiaramente, la scelta delle modalità e dei dosaggi di somministrazione non dipende dalle pazienti ma esclusivamente dal medico specialista in fecondazione assistita che, sulla base della storia clinica della paziente, del numero dei tentativi già eseguiti e, infine, della accettabilità della via di somministrazione.