Andropausa? Facciamo chiarezza.
I consigli dell’esperta per viverla serenamente.
Innanzitutto, ecco di cosa si tratta esattamente:
Recentemente ho notato parecchia confusione sulla questione dell’andropausa. Diciamo che il disorientamento è proprio generato dal termine Andropausa, neologismo coniato recentemente che molto spesso viene correlato alla menopausa, fenomeno fisioloco che si verifica in tutte le donne intorno ai 50 anni, come se ne fosse il corrispettivo maschile.
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Andropausa e menopausa: un’associazione impropria
Ci tengo a precisare che l’associazione tra andropausa e menopausa è del tutto impropria, perché la menopausa è un fenomeno ben definito e netto, in cui cessa la funzionalità ovarica, il ciclo mestruale e, ovviamente, la capacità riproduttiva; anche se ormai oggi sappiamo che quest’ultima declina molti anni prima della menopausa.
Al contrario, l’andropausa, termine con cui si definisce il lento declino della funzione delle gonadi maschili con riduzione della produzione ormonale, non è un fenomeno netto ed omogeneo in tutta la popolazione maschile ma anzi è un processo lento che differisce da soggetto a soggetto.
Diciamo che obiettivamente è possibile affermare che la qualità del liquido seminale diminuisce nel tempo, tuttavia ci sono uomini che conservano un buon liquido seminale anche in età avanzata.
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I sintomi
I sintomi sono sfumati, tuttavia anche gli uomini possono andare incontro a disturbi dell’umore, aumento del peso, aumento delle malattie cardiovascolari ma, nella maggior parte dei casi, il sintomo per cui si recano più frequentemente dal medico è dato da disturbi nella sfera sessuale, come un calo della libido, o l’assenza di erezione.
Chiaramente, in tutti questi casi lo specialista di riferimento è l’andrologo.