In una coppia le cause dell’infertilità possono essere molteplici. Spesso può dipendere dal fattore maschile che, al pari di quello femminile, riveste un ruolo fondamentale nella procreazione. Ma come e quando è opportuno valutare la qualità del liquido seminale?
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Fecondazione Assistita: l’importanza della tecnica giusta
Quando una coppia decide di ricorrere alla fecondazione assistita è bene affrontare tutta una serie di analisi ed esami volti a chiarire la natura del problema e dunque a scegliere subito la tecnica più adatta al caso. Tuttavia, capita che per la fretta di agire immediatamente – dato che il tempo e la tempestività sono fattori fondamentali quando si affronta un percorso di PMA – si tralascino alcuni esami più approfonditi. In genere, i primi tentativi vengono eseguiti con l’ICSI, la tecnica di II livello più utilizzata in questo momento.
L’IMSI e il Fattore Maschile
Quando questi primi tentativi non vanno a buon fine è opportuno per la coppia affrontare analisi più approfondite, volte ad accertare lo stato di salute del Fattore maschile per valutare se sia il caso di procedere utilizzando una tecnica mirata: l’IMSI.
L’IMSI, un particolare tipo di ICSI, in cui gli spermatozoi vengono scelti ad alto ingrandimento, dunque è particolarmente efficace quando il problema di fertilità è legato alla scarsa qualità dello sperma.
In particolare, L’IMSI, grazie a delle tecnologie all’avanguardia, consente di selezionare gli spermatozoi migliori, sani e privi di vacuoli. Si ricorre all’IMSI anche in casi di abortività ripetuta o quando la partner femminile ha oltre i 45 anni d’età.
Ma come verificare il Fattore maschile, ovvero la qualità del liquido seminale?
Per verificare la salute del fattore maschile è possibile eseguire diversi esami, volti a valutare il numero, la morfologia e la motilità degli spermatozoi. Tuttavia, oggi è possibile effettuare analisi ancora più approfondite, che sono in gradi di fornire maggiori e più dettagliate informazioni, tra cui il Test di frammentazione del liquido seminale.
Test di frammentazione del liquido seminale
Se fino a qualche anno fa i medici esperti in PMA dovevano accontentarsi di analizzare solo l’aspetto esteriore degli spermatozoi, oggi grazie progresso delle tecniche è possibile studiarne la struttura interna. Il test di frammentazione del liquido seminale serve proprio ad evidenziare eventuali danni avvenuti nel DNA dello spermatozoo che possono essere imputabili a diversi fattori.
Infatti, cattive abitudini di vita, come abuso di alcool e fumo; esposizione ad agenti nocivi, come agenti chimici molto forti oppure onde elettromagnetiche; patologie come varicocele o altri fattori interni durante il periodo di maturazione dello spermatozoo – da cellula immatura a cellula matura, possono danneggiarne il DNA.
Il lato positivo è che conoscere il problema è l’unico modo per risolverlo e fortunatamente, oggi esistono varie tecniche di laboratorio per determinare il tasso di frammentazione degli spermatozoi. In più, affrontare l’esame è molto semplice, perché il paziente non deve far altro che raccogliere un campione di liquido seminale mediante masturbazione e consegnarlo al laboratorio.