Endometriosi, una patologia sottovalutata
L’endometriosi è una malattia infiammatoria di cui non mi stancherò mai di parlare, dal momento che, purtroppo, è ancora oggi tremendamente sottovalutata! Si tratta di una patologia cronica ricorrente, caratterizzata dal fatto che il tessuto endometriale, anziché rivestire, secondo la sua normale funzione, la cavità uterina, si viene a trovare al di fuori della sua sede naturale.
Le donne in età fertile
Colpisce il 10% delle donne in età fertile ed è la causa più comune di dolore pelvico cronico. Inoltre, l’endometriosi se non diagnosticata e non trattata può diventare causa di infertilità. Non è un caso che la si riscontra nel 20-30% delle donne con problemi di infertilità.
L’importanza della diagnosi precoce
Come ben sanno le donne che soffrono di endometriosi, ad oggi, non esiste una terapia per curarla definitivamente. Nei casi più gravi viene consigliato l’intervento chirurgico, con la premessa che potrebbe essere migliorativo ma non risolutivo. Tuttavia, per mitigare i sintomi dell’endometriosi; limitarne l’avanzamento ed evitare che, con gli anni, possa compromettere la fertilità, è fondamentale diagnosticarla precocemente.
Dal momento che, trattandosi di un’infiammazione estrogeno-dipendente, se diagnosticata precocemente, l’endometriosi può essere tenuta sotto controllo attraverso una terapia adeguata e uno stile di vita sano ed equilibrato.
Inoltre, la diagnosi precoce, consente anche alle pazienti più giovani di procedere alla preservazione della fertilità tramite crioconservazione degli ovociti, per evitare che, con gli anni, la qualità della loro riserva ovarica diminuisca fino a rendere difficoltosa la ricerca della prima gravidanza.
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Endometriosi ed alimentazione
In particolare, un numero sempre crescente di studi è rivolto a mostrare la stretta correlazione tra endometriosi ed alimentazione, evidenziando come una dieta mirata possa ridurre lo stato infiammatorio dell’organismo e, dunque, mitigarne la sintomatologia ed arginarne la progressione. Una scelta ragionata dei cibi, delle loro combinazioni e della relativa cottura può favorire il metabolismo degli estrogeni e la sintesi delle prostaglandine, nonché l’equilibrio dei processi fisiologici come la contrattilità muscolare che sono le principali cause del dolore percepito dalle pazienti.
Gli alimenti consigliati e non
Allora, vediamo insieme nello specifico gli alimenti consigliati e non per le pazienti che soffrono di questa patologia.
Gli alimenti “sì”
Cibi da PREFERIRE se si soffre di endometriosi
- Olio di oliva; olio di cocco; frutta a guscio
- Pesce, in particolare pesce azzurro e grasso, fonte di omega 3
- Cibi ricchi di antiossidanti e polifenoli: frutta, come: frutti rossi, kiwi, anguria e melograno; verdure, come: spinaci, broccoli, cavolfiori, carote, aglio e cipolla.
- Spezie sostanze antinfiammatorie e/o anti-proliferative come la curcumina, il gingerolo e la capsaicina: peperoncino, curcuma e zenzero.
- Alimenti fermentati che favoriscono il sano sviluppo del microbiota
Gli alimenti “ni”
Cibi da consumare con moderazione:
- Cereali integrali: quinoa, orzo, avena, amaranto
- Legumi
- Soia che contiene fitoestrogeni e, soprattutto isoflavoni
Gli alimenti “no”
Cibi da EVITARE se si soffre di endometriosi
- Alcolici – l’alcol peggiora i sintomi dell’endometriosi perché stimola la sintesi degli estrogeni
- Zuccheri raffinati
- Farina bianca 00
- Latticini
- Alimenti molto processati, ricchi di acidi grassi e trans, come merendine, patatine, snack.
Conclusioni
Questa lista rappresenta un punto di partenza, il tema è cercare di condurre un’alimentazione equilibrata, caratterizzata da un livello stabile della glicemia. Proprio per questo, alle pazienti endometriosiche si consiglia sempre di assumere carboidrati con proteine e/o grassi, anche negli spuntini, combinando per esempio un po’ di frutta fresca con frutta secca.
Chiaramente, soprattutto, in presenza di un peso fortemente sbilanciato la cosa migliore è sempre affidarsi ad un professionista.
