Il Successo di un percorso di Fecondazione Assistita
Il successo di un trattamento di fecondazione assistita è legato principalmente alla qualità dell’embrione e a quella dell’endometrio.
Embrione ed endometrio
Il primo, l’embrione, accuratamente selezionato da un embriologo esperto, dovrà essere geneticamente in grado di dare seguito ad una gravidanza evolutiva. Il secondo, l’endometrio, dovrà essere idoneo ad accogliere l’embrione. Data l’importanza del ruolo che l’endometrio riveste nella gravidanza, oggi numerosi studi sono proprio diretti a capire come migliorarne la recettività.
Il metodo della Pipelle
Uno dei metodi attualmente utilizzato per migliorare la ricettività dell’endometrio è quello della pipelle, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Innanzitutto, cos’è la pipelle?
Per pipelle si intende uno “scrath”, ovvero un “graffio” che il ginecologo esegue sull’endometrio il mese precedente a quello in cui è programmato il transfer embrionale.
Quando si esegue?
La tecnica della pipelle viene eseguita rigorosamente il ventunesimo giorno del ciclo mestruale nel mese precedente a quello in cui è programmato il transfer dell’embrione.
In cosa consiste?
Si tratta di una tecnica ambulatoriale che il ginecologo esegue senza sedazione, la paziente avverte solo per una ventina di secondi un leggero dolore simile a quello che può essere provocato dal ciclo mestruale.
Il ginecologo, dopo aver introdotto lo speculum con una sottilissima cannula, entra in utero ed esegue con un leggero movimento un piccolo graffio sull’endometrio.
A cosa serve esattamente la pipelle?
Secondo diversi studi, il micro trauma causato attraverso la tecnica della “pipelle” può aumentare la ricettività dell’endometrio e, di conseguenza, le possibilità di impianto dell’embrione. Questo miglioramento della qualità endometriale, in teoria, è dovuto al fatto che la “pipelle”, ovvero il graffio, determina come reazione nell’endometrio un aumento dei fattori di crescita che, di conseguenza, ne accrescono la recettività.
Mi sento in dovere di precisare che non esiste una chiara evidenza scientifica in merito a questa tecnica. Ma, data il basso impatto della tecnica stessa, può essere presa in considerazione nei casi in cui ci siano stati già diversi transfer embrionali con esiti negativi.